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Vigor 1919 fermata sul pari dal Real Pizzo

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Bruno Giovanni

Non riesce la Vigor a centrare il sesto successo di fila nel recupero contro il Real Pizzo, match che avrebbe dovuto giocarsi lo scorso 4 febbraio nella dodicesima giornata dell’Andata, rinviato due volte per l’impraticabilità del “Remo Provenzano”. Il Team biancoverde si presenta in campo con soluzioni inedite in formazione. Al centro della difesa, accanto all’inossidabile Molinaro, si schiera Giovanni Bruno. E’ l’ennesimo ruolo diverso, in 15 presenze, che ricopre questo ragazzo classe ’97, che certifica una impressionante duttilità tattica ed una spiccata personalità. Lo si è ammirato come esterno ed interno di centrocampo, con notevoli doti sia di interdizione che di rilancio, nonché con tempi di inserimento notevoli, tanto che annovera nel suo score pure 4 reti di buona fattura e di diversa esecuzione. Il tutto accompagnato da intelligenza e sagacia tattica, frutto evidentemente di applicazione e assiduità negli allenamenti. Altra novità la contemporanea presenza in mezzo al campo di Boca e Orlando, che hanno concesso più libertà di offendere a Gianluca Cugnetto. Il capitano però offre il meglio delle sue capacità di inserimento offensivo, giocando con la porta di fronte, partendo dai 25-30 metri; invece si è ritrovato a giostrare molto alto, da punta vera e propria, finendo per essere braccato dai centrali pizzitani, l’esperto 40enne Camillo e il 20enne Bojang. E perlopiù trovandosi spesso spalle alla porta. Difatti il cannoniere vigorino non è stato così pericoloso come altre volte, sebbene abbia timbrato il cartellino del gol su rigore, eseguito al solito perfettamente, con il portiere Zaccaria spiazzato. In vetta alla speciale classifica dei cannonieri però Cugnetto non è più da solo, agguantato a quota 15 dal bomber Lorenzo Torchia, autore di una doppietta al Serrastretta (3-2 finale per il suo Decollatura). Occhio anche a Domenico Panzarella della Libertas Curinga (impostasi 7-1 all’Excalibur Fronti con Vasta che ha siglato una tripletta), che con un poker sale a 12. Il primo tempo della Vigor è stato decisamente buono, intenso, con possesso palla elevato. Già in apertura Sesto ci prova da posizione decentrata, ma Zaccaria neutralizza. Intanto si registrano le prime prove tecniche di gioco duro, con una serie di falli che vedono protagonista il più giovane della compagnia, Mihajlov (classe 2000) che si becca l’ammonizione per uno strattonamento a Bevilacqua, ma dopo pochi minuti è graziato due volte, prima per un ennesimo strattonamento su Orlando, poi per un fallo su Cugnetto. Il permissivismo del giovane arbitro Quattromani, inevitabilmente genera una serie di interventi che rimangono impuniti e conseguenti discussioni e proteste. La Vigor a fronte di un predominio chiaro, non riesce a produrre nitide palle gol. La prima punta Simonetti, pur impegnandosi e procurando diverse punizioni, non ha brillantezza, spunto ed efficacia per impensierire la fase difensiva pizzitana. Al 34’ ci prova in percussione Butruce (buona la sua prova) con un tiro che Zaccaria respinge verso il secondo palo, dove arriva in corsa Sesto, ma di testa mette fuori. Il fantasista Bevilacqua, sceso in campo con qualche acciacco, ci prova con un assolo al minuto 38, coordinandosi al limite dell’area e scoccando un tiro preciso alla sinistra di Zaccaria che con un colpo di reni sfoggia una respinta provvidenziale. Il Signor Quattromani concede 4 minuti di recupero e al 47’ è Mihajlov che dai 16 metri sfiora il palo alla sinistra di Aiello. E’ l’unico acuto prodotto dal Real Pizzo, presentatosi peraltro con una panchina corta. Si genera una ressa all’imbocco degli spogliatoi attorno all’arbitro che innalza un cartellino rosso. Si appurerà in seguito che il centravanti ospite Toscano (è lui l’espulso) ha profferito frasi minacciose al direttore di gara. Nella ripresa il nervosismo la fa da padrone. IL Real Pizzo, pur in inferiorità numerica, ha il merito di non disunirsi affatto, raddoppiando le energie, praticando un 4-4-1 compatto e affidandosi alle palle lunghe verso il velocissimo Fatty. I ragazzi locali invece faticano non poco a trovare la serenità opportuna per far scorrere la palla con intelligenza e cambi di campo nell’intento di trovare i giusti pertugi. Anzi in una ripartenza Fatty semina lo scompiglio e serve l’accorrente Mihajlov che dai sedici metri non centra la porta. Si parla, s’impreca molto, si formano capannelli continui per infortuni che poi non si rivelano tali. L’infortunio autentico lo subisce il generoso Orlando costretto ad uscire e rilevato da Esposito. Poi l’imponderabile accade alla mezzora, allorché di una punizione nella metà campo ospite, da circa 60 metri, si incarica Bojang che sfoggia una delle sue solite battute lunghe verso l’area locale; la palla scavalca la linea difensiva lametina, batte sul terreno, un giocatore del Real si scosta e si infila all’angolo alla destra di un sorpreso Aiello. Classico “gollonzo” da Gialappa’s. Un brutto colpo risentito per qualche minuto dalla Vigor che poi si scuote e prende d’assalto la retroguardia ospite, creando diverse mischie in area, con deviazioni sottomisura mancate per un nonnulla, fino a quando la palla si imbatte in un braccio di un difensore. E’ rigore che Cugnetto trasforma. Il finale, secondo il trend della partita, non può che essere convulso. La Vigor (39) guadagna un solo punto sull’imbattibile battistrada Fortitudo (43), ma ne perde uno (adesso sono 14) nei confronti della quinta, la prorompente Libertas Curinga (43 gol, secondo attacco del girone), portatasi a quota 25, ma che ha pure una partita in meno e a cui la Vigor renderà visita l’8 aprile. Il lavoro dei tecnici Notaris e Chirumbolo adesso dovrà essere precipuamente di natura mentale. Non bisogna mollare di un centimetro, bensì mantenere alta la concentrazione e la voglia di conseguire altri risultati positivi, provando a mantenere l’imbattibilità nel girone di ritorno e consolidare, se non migliorare, il prezioso distacco dalle inseguitrici. A cominciare dalla insidiosa trasferta di domenica 18 marzo contro il Filadelfia Cup, compagine che fra le mura amiche si trasforma. Ben 16 infatti i punti conseguiti in casa sul totale di 23, a fronte di 17 gol segnati e 5 subìti sempre in casa.In 7 partite, 5 vittorie, 3 volte con due gol di scarto, 2 volte con 4 gol di scarto; un pari contro la Fortitudo, UNICA SQUADRA ad aver fermato la capolista sullo 0-0, fallendo pure un rigore; l’unica sconfitta si è registrata 1-3 con il PSG. Fra i tiratori scelti primeggiano Danilo Caruso con 9 centri e Cissé con 6. Massima attenzione quindi. L’obiettivo del salto di categoria è raggiungibile, ma ci sono ancora 8 partite e 24 punti a disposizione.

VIGOR 1919 – REAL PIZZO 1 – 1
VIGOR (4-4-1-1): Aiello; Butruce, Bruno, Molinaro, Gigliotti F. (25’ st Saladino); Bevilacqua, Boca, Orlando (34’ st Esposito), Sesto; Cugnetto; Simonetti (40’ st Mercuri). IN PANCHINA: 12 Talarico, Canale, Gigliotti N., Cerra. ALL. Notaris-Chirumbolo
REAL PIZZO (4-4-2): Zaccaria; Evalto, Camillo, Bojang, Calfapietra; Fatty, Marramao, Galloro, Mihajlov; Toscano, Nasabata. IN PANCHINA: Barbieri, Santacroce, Mora. ALL. Russo
ARBITRO: Vitaliano Quattromani di Catanzaro
MARCATORI: 30’ st Bojang, 40’ st Cugnetto su rigore
NOTE: Le porte sono rimaste chiuse nel rispetto dell’ordinanza della triade commissariale del comune di Lamezia. ESPULSO al 49’ pt Toscano (R.P.) AMMONITI Mihajlov, Galloro (R.P.); Gigliotti F., Molinaro, Orlando, Sesto (V).
RECUPERI: 4’ PT; 4 ‘ st

Uff. stampa 
ASD Vigor 1919

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